Museo Civico Archeologico di Sarteano - Sarteano, Provincia di Siena

Alberto T.

In pieno centro storico il Museo è ospitato nel cinquecentesco Palazzo Gabrielli, si articola in diverse sale con vetrine in cui sono esposti reperti provenienti dalle Necropoli Etrusche della zona.
Nella biglietteria si può acquistare, oltre all'ingresso nel museo stesso, anche i biglietti per accedere alla suggestiva Tomba della Quadriga Infernale, al Castello ed alla Chiesa di San Martino dove sono esposte opere di arte sacra.

Angela S.

Il museo si trova nel cinquecentesco Palazzo Gabrielli nel centro storico di Sarteano e conserva interessanti testimonianze etrusche del territorio dal IX al I sec. a.C. provenienti dalle tombe a pozzetto di Sferracavalli e dalle tombe di Poggio Rotondo, mentre nel piano interrato sono esposte le recenti scoperte nella necropoli delle Pianacce. Da non perdere, in un ambiente dedicato nel piano interrato, la ricostruzione a grandezza naturale, con una tecnica mai usata prima in Italia, della straordinaria tomba dipinta di IV sec. a. C. chiamata della Quadriga Infernale. Visita consigliata a tutti.

Armida S.

Il Museo Civico Archeologico di Sarteano è un gioiello nascosto che offre un'immersione straordinaria nella cultura etrusca, regalando ai visitatori un’esperienza affascinante e coinvolgente. Tra i reperti più importanti, spicca senza dubbio la ricostruzione della ‘Tomba della Quadriga Infernale’ una scoperta unica che da sola vale la visita. La tomba, decorata con scene spettacolari e misteriose, tra cui il demone Charun che guida un carro infernale, è una testimonianza rara dell’arte e della mitologia etrusca. Il museo custodisce, inoltre, altre opere eccezionali come il ‘ Canopo femminile su trono’ un ossuario finemente scolpito che riflette la complessità e la ricchezza simbolica della civiltà etrusca. La presenza di un piccolo modello di ascia in terracotta, simbolo di potere, ci porta direttamente nel cuore della ritualità . il ‘ Cippo in pietra fetida di Sant'Angelo’ che illustra, attraverso immagini scolpite, le complesse cerimonie funebri etrusche, con dettagli pazzeschi è un capolavoro Per gli appassionati di ceramiche antiche, il museo offre una collezione di ceramiche attiche a figure nere e rosse (buccheri) che testimoniano i contatti e gli scambi culturali tra Etruria e Grecia. Tra queste, le coppe del Gruppo Clusium, attribuite al Pittore di Sarteano, sono vere opere d'arte.

David P.

Carino museo istruttivo. Mi ha dato solo un po' fastidio il signore alla casa sicuramente gentile ma troppo fiscale, non mi era arrivata ancora la tessera del touring rinnovata al 3 di gennaio e così non mi ha fatto lo sconto, sono socio dal 1970 non da ieri.....

Giancarlo L.

Interessantissimo ... ospita anche mostre di arte contemporanea creando un bel dialogo d'arte attraverso la storia!
Nell'estate 2025
LA PRIMA RADICE
Inaugurazione: sabato 7 giugno 2025
Durata: giugno/settembre
I parellelo anche alla Sala d’Arte e al Castello
Artisti: F. Dituri (Sala d’Arte)
Mauro Manetti ( Museo Archeologico)
Danilo Fiorucci- Giancarlo Lepore- Massimiliano Poggioni (Castello)

Intervento critico: Lucia Fiaschi

Luca P.

Piccolo museo molto ben organizzato, che espone reperti rinvenuti nella zona. Pregevole la ricostruzione della tomba scoperta alcuni anni orsono.

roksana

Bellissimo museo con reperti etruschi meravigliosi, vasi canopi con coperchio a testa umana, vasi decorati, buccheri, gioielli in oro, coperchi di sarcofagi e la ricostruzione fedele della tomba della quadriga infernale con i suoi affreschi, l'originale si può visitare il sabato su appuntamento. È possibile scaricare una app per l'audioguida con il telefono. Il signore all'entrata è stato molto gentile e disponibile. Vale sicuramente la pena di visitarlo ed anche il borgo è davvero carino.

Michele M.

E' stata scoperta nel 2003 dal gruppo archeologico di Sarteano, ha un lunghissimo dromos, circa 20 metri, che scende dal livello della collina di 5 metri, purtroppo è stata trovata vuota, il saccheggio e la successiva abitazione è avvenuta in epica medioevale, poi è stata inghiottita dalla vegetazione.Gli affreschi sono anche essi stati danneggiati, ma i colori sono vivissimi, e la quadriga è guidata da un personaggio forse Charun o altra divinià infernale non nota, forse femminile. Il defunto è stato deposto e la quadriga guidata da due leoni e due ippogrifi lievita correndo verso il dromos. L'effetto è stupendo.